BRITISH SHORTHAIR

Alice nel paese delle meraviglie…

Luogo di origine

Gran Bretagna

Data di nascita

1880-1890

Ascendenza

Gatti domestici, di fattoria e di strada

Ibridazioni

Nessuna

Peso

4-8 kg

Temperamento

Docile, equilibrato, tranquillo, socievole

Pelo

Corto, folto, soffice

Colori

Self e tortie: blu, nero, bianco, cioccolato, rosso, lilla, tortie, tortie blu, tortie cioccolato, tortie lilla. Smoke e tipped: golden tipped e tutti gli stessi colori del self e tortie. Tabby (classico, spotted, mackerel): blu, cioccolato, marrone, rosso, crema, lilla, tortie, tortie blu, tortie cioccolato, tortie lilla. Silver tabby (classico, spotted, mackerel): stessi colori del tabby standard. Bicolori: tutti i colori del self e tortie abbinati al bianco. Pointed: tutte le colorazioni self, tortie e tabby

Cenni storici

Il British Shorthair, come anche l’American Shorthair, è strettamente imparentato con il Gatto Europeo di cui è, in pratica, l’equivalente d’oltre Manica.

 

Le sue origini vanno ricercate nella lontana Africa da dove, al seguito dei Legionari, i gatti africani raggiunsero prima Roma e successivamente anche le isole britanniche.

In un primo momento i nuovi arrivati si incrociarono con i gatti selvatici locali che altro non erano che i comuni gatti domestici.

Molto apprezzati per le loro innegabili doti di cacciatori di roditori, non entrarono però fin da subito nelle grazie degli espositori.

 

Solo successivamente, nella seconda metà del 1800, il gentiluomo e artista inglese Harrison Weir organizzò la prima mostra felina d’Inghilterra presso il Crystal Palace di Londra.

Era il 1871, e fu proprio in quell’occasione che il British Shorthair in versione “blu“, come prediligeva la moda del momento, fece il suo debutto in società.

Per parecchio tempo, in effetti, la razza venne incrociata con il Certosino.

La Fifè (Fédération internationale féline) la gestiva addirittura ufficialmente insieme a quest’ultimo, con il quale veniva spesso anche confusa.

 

I gatti esotici continuavano comunque a fare la parte del leone ed il pedigree era indispensabile per ottenere considerazione da espositori, appassionati ed allevatori.

Fu soltanto alla fine della seconda guerra mondiale che si avviarono rigidi programmi di selezione e perfezionamento della razza procedendo ad incroci con Angora (Turco Van) e Persiani.

Il British Shorthair divenne finalmente una razza indipendente e proprio grazie all’incrocio con i Persiani oggi possiamo sceglierlo anche nella variante a pelo lungo (British Longhair) che, manto a parte, segue il medesimo standard.

 

Il riconoscimento ufficiale del British Shorthair è del 1982 e da allora, al fine di mantenere la purezza di questa razza oggi molto diffusa ed apprezzata, sono vietati gli incroci con Certosini, Esotici e Persiani.

 

Caratteristiche fisiche e comportamento

Il British Shorthair è un gattone robusto e poderoso ma dotato di un’innata dolcezza che lo rende tanto simile ad un peluche e che ne ha decretato la grande popolarità.

 

Come tutti i suoi simili di taglia medio-grande ha una crescita lenta: raggiunge l’età adulta verso i tre anni, quando le femmine arrivano a pesare all’incirca 5 kg ed i maschi anche 8 kg.

Nonostante le notevoli dimensioni sono solitamente gatti sani che non necessitano di cure particolari e che, se nutriti ed allevati correttamente, possono vivere anche più di 15 anni.

 

Anni di selezioni e di incroci hanno dotato il British Shorthair di un pelo molto folto e soffice e delle caratteristiche forme arrotondate che hanno contribuito a distinguerlo nettamente e definitivamente dal Gatto Europeo.

 

La sua testa, massiccia e molto rotonda, porta guance piene e paffute che gli conferiscono quell’espressione sorridente che lo identifica da sempre con il Gatto Cheshire di Alice nel Paese delle meraviglie.

Le orecchie, di medie dimensioni, terminano con punte arrotondate.

Gli occhi di grandi, anzi, di grandissime dimensioni, sono tondeggianti e solitamente gialli, oro oppure ramati.

Negli esemplari con mantello Colourpoint possono invece essere azzurri ed in quelli di varietà Silver di varie gradazioni del verde.

Gli arti, come il resto del corpo, sono robusti,  forti ma piuttosto brevi ed anche la coda è corta, spessa e con punta smussata.

Oltre al colore grigio-blu, derivato dai remoti incroci con i Certosini, oggi la razza vanta una vastissima gamma cromatica atta a soddisfare davvero qualunque gusto e desiderio.

 

Il British Shorthair è un gatto con un contegno ed una dignità tutti suoi.

Infatti, se pur coccolone ed affettuoso, detesta l’invadenza e non gradisce essere “maneggiato” tanto che gli allevatori dicono di lui che ami avere “tutti e quattro i piedi per terra”!

Dunque non apprezza stare in braccio, ma adora le carezze e vi dimostrerà  la sua devozione coricandosi al vostro fianco ogni qualvolta ne avrà la possibilità. 

 

Non è un micio particolarmente attivo anzi, è pacato e molto misurato…prima di spiccare un balzo o di lanciarsi in una corsa liberatoria saprà fare tutti i calcoli del caso!

I British Shorthair sono molto intelligenti e dolcissimi sia con i bambini che con i cani con i quali sapranno rapportarsi in modo amichevole e giocoso.

 

La loro autonomia e la loro indipendenza gli consentono di stare bene anche se lasciati soli.

Al contrario di moltissimi loro simili, infatti, in vostra assenza sapranno trascorrere il tempo senza annoiarsi e senza rattristarsi troppo ma sempre attendendo il vostro ritorno…

 

Questa particolare razza necessita di un’alimentazione appositamente studiata per garantire il corretto apporto di nutrienti in ogni fase dello sviluppo.

 

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