HIMALAYANO

Una pelliccia da tetto del mondo

Luogo di origine

Gran Bretagna e Stati Uniti

Data di nascita

1950

Ascendenza

Incroci Persiano/Siamese

Ibridazioni

Persiano

Peso

3,5-7 kg

Temperamento

Calmo, socievole, vivace ma discreto

Pelo

Lungo, folto e setoso

Colori

Self e Tortie Points: crema, blu, blu-crema, lilla, lilla-crema, rosso, focato, tortie cioccolato, seal tortie. Tabby Points: tutti i colori del Self e Tortie Points

Cenni storici

L’Himalayano -o Persiano Colourpoint- è il risultato di quello che è ritenuto il primo incrocio programmato fra due razze naturali: il Persiano ed il Siamese.

 

Benché la “paternità” sia condivisa da Gran Bretagna e Stati Uniti, la sua storia affonda le radici in Svezia.

Era il 1920 quando il dott. Tjbbes -genetista svedese affascinato dalla genetica felina- conducendo i primi incroci fra Siamesi e Persiani riuscì ad individuare ed isolare quel gene recessivo che gli addetti ai lavori definiscono colourpoint.

In questa particolare colorazione il pelo va a scurirsi nei punti (points) più freddi del corpo -maschera, orecchie, zampe, coda-, mentre tende a rimanere chiaro e diluito nelle zone più calde.

Quello stesso gene venne poi chiamato anche himalayanodata la colorazione della pelliccia identica a quella dei conigli dell’Himalaya.

Gli esemplari che per primi nacquero dal lavoro del dott. Tjbbes furono denominati Khemer.

 

Nei successivi anni 30 alcuni allevatori statunitensi, fra i quali Virginia Cobb, coadiuvati da un equipe di ricercatori dell’università di Harvard, iniziarono mirati e rigorosi programmi selettivi.

L’intento era quello di stabilizzare e fissare il gene colourpoint -o himalayano–  individuato dal dott. Tjbbes su un gatto a pelo lungo.

Si iniziò con l’incrociare un Persiano nero con un Siamese.

La cucciolata che ne derivò, composta da tre gatti completamente neri con il pelo corto, dimostrò che anche il gene del pelo lungo era recessivo, così come il colourpoint.

Due dei nuovi nati furono accoppiati fra loro e nacque una cucciola a pelo lungoDebuttanteche, accoppiata poi con il padre, diede finalmente alla luce un cucciolo a pelo lungo con le caratteristiche marcature Siamesi.

 

La Seconda Guerra Mondiale rese impossibili i già difficoltosi piani selettivi che furono ripresi solo negli anni 50 grazie a Margherita Goforth, allevatrice ed artista californiana.

Fu proprio lei ad ottenere il primo esemplare denominato Himalayano proprio in virtù di quel gene, appannaggio del Siamese, ma che tanto ricordava i conigli endemici del “tetto del mondo”.

 

Il riconoscimento della razza non fu cosa semplice ed è tutt’ora controverso.

Nel 1955 la Gran Bretagna fu la prima ad ufficializzarla ma come varietà di Persiano, denominandolo -appunto- Persiano Colourpoint, nome che rimpiazzò nel Vecchio Continente l’antisegnano Khemer.

Nel 1957 l’americana CFA (Cat Fanciers Association) riconobbe invece l’Himalayano come razza autonoma.

La diatriba è tutt’ora aperta ma indipendentemente da come lo si voglia classificare, l’Himalayano è una vera superstar fra i gatti di razza ed è senza dubbio uno dei più ammirati ed apprezzati.

 

Anche il Guinness dei primati ed Hollywood gli hanno reso onore.

Tinker Toy, un Himalayano alto 7 cm e lungo 19, entrò nel libro dei primati come gatto più piccolo del mondo.

Sul grande schermo invece, la razza fu protagonista nel divertente film con Robert De Niro e Ben Stiller Ti presento i miei” nelle vesti di Sfigatto“.

 

Oggi, nei programmi riproduttivi dell’Himalayano, viene sempre utilizzato il Persiano mentre il Siamese non ne fa più parte.

Inoltre, negli Stati Uniti, dall‘Himalayano si fa discendere anche un’ulteriore razza.

I gatti che nel programma di selezione nascono cioccolato o lilla -quindi privi del colourpointvengono classificati come Kashmir o Himalayani a tinta unita.

Nel Regno Unito, invece, gli esemplari con colorazione solida sono considerati Persiani a colore unico.

Una disputa che sembra non voler mai finire…

 

Caratteristiche fisiche e comportamento

L’Himalayano è un gatto di taglia medio-grande, regale e sontuoso che, grazie soprattutto al suo fluente manto, sprigiona un’innegabile e magnetico fascino.

 

Il corpo è di tipo “cobby” (robusto), con zampe piuttosto corte e solide, petto ampio, spalle imponenti e schiena muscolosa.

Ciononostante, l’idea che se ne ricava non è quella di un animale sgraziato o pesante e mai deve dare impressione di obesità.

 

I piedi rotondi sono ben piazzati e possono presentare ciuffi di pelo fra le dita.

La coda è corta ma sempre proporzionata al corpo.

La testa, tonda e voluminosa, porta un cranio ampio ed è inserita nel collo corto e piuttosto spesso.

La fronte appare bombata, le guance piene e le mandibole forti e potenti.

 

A seconda dei connotati del muso l’Himalayano -come anche il Persiano– può essere di due diversi tipi:

  • tradizionale, detto anche “doll-face” (faccia da bambola); 
  • peke-faced, presenta lineamenti decisamente più schiacciati.

 

Gli occhi, dolcissimi, sono sempre rotondi e molto grandi, di quel blu intenso e seducente caratteristico delle colorazioni colourpoint.

Le orecchie, attaccate basse e ben distanziate, sono piccole, inclinate in avanti e non troppo aperte alla base.

 

Il manto, vanto e tratto distintivo della razza, è fra i più lunghi del mondo felino.

Una vera e propria pelliccia folta e setosa che ricopre elegantemente ed uniformemente il corpo dell’Himalayano donandogli anche una lussureggiante gorgiera.

La colorazione, che sarà sempre e comunque colourpoint, può assumere varie sfumature e, più sarà netto il contrasto fra i points e le altre zone, più l’esemplare sarà considerato pregiato.

La scala cromatica ammessa va dal blu al rosso, dal crema al cioccolato, passando per il lilla e ricomprendendo anche più recenti colorazioni seal e tortie points.

 

I cuccioli Himalayani nascono completamente bianchi perché nel ventre materno mantengono una temperatura costante su tutto il corpo.

Una volta venuti al mondo, le punte delle orecchie saranno le prime a scurirsi perché più esposte alla temperatura esterna seguite, dopo la prima settimana di vita, da muso, zampe e coda.

La colorazione definitiva si avrà però verso i due anni d’età, dopo aver superato almeno una stagione invernale.

 

Data la sua conformazione, il manto dell’Himalayano dovrà essere spazzolato quotidianamente per scongiurare la comparsa di nodi e grovigli.

Andrà dunque abituato fin da cucciolo alla toeletta quotidiana, che dovrà includere anche la pulizia degli occhi, visto che tendono a lacrimare proprio come quelli del Persiano.

Anche un bagno mensile dovrebbe rientrare nella sua routine, così come il puntuale cambio della lettiera, per evitare che eventuali granuli vadano ad ingarbugliare il pelo.

 

Si è riscontrato che la razza è soggetta alla strabismo ereditario ed è predisposta alla displasia all’anca ma, nel complesso, l’Himalayano è un gatto robusto e piuttosto longevo.

 

Anche dal punto di vista comportamentale, l’Himalayano è il giusto compromesso fra i suoi progenitori.

L’Himmiecome viene affettuosamente chiamato- è dolce e tranquillo come il Persiano ma anche vivace e curioso come il Siamese, dal quale ha ereditato anche una certa loquacità.

Fortunatamente però, i suoi vocalizzi sono molto gradevoli, melodiosi e mai fastidiosi.

 

E’ socievole e molto giocherellone, ma nient’affatto invadente anzi, qualunque sia la situazione, manterrà sempre quella discrezione che tanto lo caratterizza.

L’Himalayano sembra essere stato creato per vivere in appartamento: è il perfetto gatto da compagnia che adora gli agi della vita domestica circondato dall’affetto della sua famiglia.

 

E’ molto abitudinario ama la routine e mal sopporta gli stravolgimenti.

Gli ambienti rumorosi non sono proprio nelle sue corde quindi, la sua casa ideale dovrà essere un luogo tranquillo e sereno, dove non avvengono cambiamenti repentini e radicali.

 

Se i bambini sapranno rapportarsi con le giuste modalità, si dimostrerà un compagno di giochi instancabile e davvero spassoso.

Non disdegna la compagnia di altri animali domestici alla quale però, preferirà sempre di gran lunga quella umana.

L’Himalayano è espansivo ed affabile, ma molto selettivo.

Componenti della famiglia a parte, sarà davvero a suo agio solo con quei pochi “eletti” che gli avranno dedicato tempo e le giuste attenzioni ottenendo così la sua fiducia.

 

Non si rivelerà mai dispettoso o distruttore.

Se lasciato solo, vi aspetterà accoccolato sul letto o sul divano, sereno e sempre oltremodo felice di rivedervi!

 

Questa particolare razza necessita di un’alimentazione appositamente studiata per garantire il corretto apporto di nutrienti in ogni fase dello sviluppo.

 

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