BURMESE AMERICANO

Un mantello unico: sfumato, elegante e ricercato

Luogo di origine

Birmania (oggi Myanmar)

Data di nascita

1930-1940

Ascendenza

Gatti dei templi, ibridi di Siamese

Ibridazioni

Nessuna

Peso

3-5,5 kg

Temperamento

Estroverso, divertente, comunicativo, dolce

Pelo

Corto e lucido

Colori

Cioccolata, marrone, champagne, blu, rosso, lilla,crema. Tortie: marrone, cioccolata, blu, lilla

Cenni storici

La storia del Burmese è tanto antica quanto misteriosa.

Proveniente dal Myanmar, come il Sacro di Birmania, si trova traccia di questa razza già nei Cat Book Poems.

In questo antico testo Thai, dove vengono nomenclati tipi e colori di numerosi gatti, è descritto un esemplare di nome “Thong Daeng” di colore ramato che parrebbe proprio essere l‘antenato dell’odierno Burmese.

E’ però solo nel 1930 che questa razza di gatti arriva in occidente.

Ad una mostra felina tenutasi in quell’anno a San Francisco viene infatti mostrata una femmina proveniente da Rangoon che già presentava il classico colore marrone lucido tipico del Burmese.

 

Dopo diversi incroci con gatti Siamesi ci si rese conto che il colore marrone, che con maggior frequenza compariva nei cuccioli, era dovuto ad uno specifico gene, chiamato appunto “gene Burmese“.

Venne così fissata in questa nuova razza la particolare tonalità tipica del suo mantello e già nel 1936 ebbe il suo riconoscimento ufficiale da parte del CFA (Cat Fanciers’Association).

 

Arrivati in Gran Bretagna dagli Stati Uniti negli anni fra il 1950 e il 1960, si diffusero presto anche nel vecchio continente con il nome di Burmese Europeo.

Ad entrambe le linee, Americano ed Europeo, vennero in seguito aggiunte nuove colorazioni.

 

Caratteristiche fisiche e comportamento

E’ un gatto dall’aspetto forte ed aggraziato insieme.

 

Meno esile dei gatti appartenenti alla categoria degli “orientali“, risulta essere robusto senza diventare mai pesante.

Le sfumature del suo mantello sono quanto di più caratteristico si possa notare in questi gatti.

 

Quasi del tutto privo di sottopelo, simile alla seta al tatto, necessita tuttavia di pochissime cure nonostante il suo aspetto elegante e ricercato.

Più chiaro nella parte inferiore del corpo si scurisce gradualmente su muso, dorso e sulle zampe, senza presentare stacchi di colore come avviene con il colour point, ma in modo da risultare sfumato ed il più possibile uniforme.

 

Il corpo robusto e muscoloso, nonostante si tratti di un gatto di media taglia, è caratterizzato da petto profondo e dorso dritto.

La testa è rotonda, con zigomi prominenti e mascelle forti.

Il tartufo, così come i cuscinetti delle zampe, è scuro ed in tinta con il mantello.

Gli occhi sono grandi, rotondi e ben distanziati, incredibili se di color giallo oro, i più apprezzati.

Le orecchie sono di medie dimensioni, triangolari e portate leggermente inclinate in avanti.

 

Il Burmese ama in modo particolare la compagnia dell’uomo, del quale ricerca spesso il contatto.

Non bisogna lasciarlo solo per lunghi periodi, anche se a volte manifesta la necessità di potersi distrarre all’aria aperta.

 

Dolce ed incline al gioco anche in età adulta, si trova particolarmente a suo agio con i bambini e non disdegna la compagnia di altri gatti.

Molto intelligenti, imparano presto quali siano le abitudini della famiglia di cui fanno parte e dalla quale non vorrebbero mai essere esclusi.

 

Occorre tener presente questo loro bisogno di coinvolgimento se si vuole renderli felici.