Dai geroglifici ai giorni nostri, con un po’ d’astuzia.
Qato, questo il nome con il quale gli antichi egizi chiamavano il nostro beniamino.
Lo si può leggere in alcune tombe risalenti al 2600 a.C. circa: qato.
Da qui deriverebbero, secondo alcuni studiosi, cattus del tardo latino, il greco katos e quett in arabo, per il periodo antico.
Fino ad arrivare alle lingue Europee moderne dove troviamo gato in spagnolo, lo svedese katta, il nostro italianissimo gatto, il tedesco katze, il kat dei Danesi e Olandesi, cat in inglese e chat in francese.
Curioso notare come in latino l’aggettivo cattus, radice del termine odierno gatto, significhi astuto.
Quando si dice nomen omen!