LOTTA AL BRACCONAGGIO

Sono i cani i migliori alleati dell’uomo

La debolezza degli strumenti di indagine è la principale causa ad ostacolare la lotta al bracconaggio.

A rendere vani gli sforzi di che si adopera in questa quotidiana battaglia, infatti, sono la scarsa efficacia degli interventi repressivi-sanzionatori da un lato e la difficoltà oggettiva nel muoversi in ambienti naturali impervi e spesso di difficile accesso all’uomo dall’altro.

Per ovviare a questo secondo aspetto -demandando il primo al legislatore- l’Italia si dota di unità cinofile specializzate allo scopo.

 

Ad arrecare danno e a mettere in maggior sofferenza la fauna selvatica sono una serie di cause perlopiù antropiche.

Il bracconaggio è infatti una pratica tutta nostra, dove per “nostra” si intende, purtroppo, noi esseri umani.

E, nonostante la sensibilità verso tutto ciò che è considerato “natura” sia del tutto mutata in questi ultimi anni, non smette di mietere vittime.

I dati diffusi dall’ISPRA (Istituto Superiore Per la Ricerca Ambientale) e da Legambiente sono chiari:  20 infrazioni giornaliere,16,5 persone denunciate quotidianamente e 6,9 sequestri effettuati ogni giorno

Le Procure della Repubblica dal canto loro registrano -sempre con cadenza quotidiana- 2,5 procedimenti contro ignoti, 3,2 persone indagate e un ulteriore procedimento contro ignoti al giorno.

Una vera guerra.

 

Partendo dalle positive esperienze che ci vengono da quei paesi all’avanguardia nella conservazione delle specie a rischio -numerosi stati del continente Africano su tutti- l’Italia non è stata a guardare.

Proprio la già citata Legambiente, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, in partnership con ENCI (Ente Nazionale per la Cinofilia Italiana) e la fondazione Almo Nature, con il patrocinio della Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali hanno dato vita alla Scuola di Alta Formazione Antibracconaggio (SAFA)

 

Durante il suo primo anno di vita la SAFA ha potuto preparare i primi binomi cane-conduttore, ad oggi operativi sul territorio nazionale.

Cinque Pastore Belga Malinois e due Labrador Retriever hanno seguito 200 ore di formazione sotto la guida attenta di educatori dalla provata esperienza in ambito internazionale.

Al loro compito di perlustrare il territorio si sono così aggiunte le capacità di individuare bocconi avvelenati, ma anche trappole e tagliole, lacci reti, munizioni ed armi.

Dopo le capacità apprese nel tracking (rilevare e seguire la traccia sul terreno), trailing (rilevare e seguire il cono d’odore in aria) e detection (ricercare e rilevare sostanze organiche e inorganiche), questo meraviglioso team è pronto ad entrare in servizio.

 

I nostri cani, ancora una volta al nostro fianco.

Grazie!