LEONBERGER

Il gigante buono

Standard

Codice FCI 145, Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer-Molossoidi e Cani Bovari Svizzeri, Sezione 2A

Vita Media

8-10 anni

Peso

Femmina 41-59 kg

Maschio 48-75 kg

Altezza

Femmina 65-75 cm

Maschio 72-80 cm

Colori

Fulvo chiaro, rosso, rosso-bruno,sabbia e tutte le gradazioni di questi colori con maschera nera

Pelo

Medio-lungo con sottopelo

Cenni storici

La storia del Leonberger è strettamente legata a H. Essig, appassionato allevatore operante nella regione di Stoccarda durante la seconda metà del 1800.

 

I cani che vennero impiegati per ottenere questa razza, invece, hanno origini antiche e vengono fatti risalire a quei mastini originari del Tibet ed arrivati alle nostre latitudini al seguito delle legioni Romane.

Terranova, cane da Montagna dei Pirenei, San Bernardo ed altri esemplari di razze da pastore dell’area compresa fra Alpi e Caucaso furono infatti incrociati fra loro al fine di ottenere quello che oggi viene riconosciuto come il Leonberger moderno.

 

Questo maestoso cane deve il suo nome e addirittura l’aspetto alla citta di Leonberg ed al suo stemma araldico raffigurante due leoni. Qualche dubbio, invece, solleva la storia raccontata da H. Essig, il quale si faceva addirittura chiamare Barone di Leonberger, su come sia riuscito ad ottenere la razza.

 

Secondo gli studi recenti, infatti, sembra impossibile che semplicemente incrociando gli esemplari da lui indicati si sia potuti arrivare al cane attuale.

Con ogni probabilità vennero impiegati gli antichi Cani delle Alpi, e solo successivamente i San Bernardo a pelo lungo, già incrociati a loro volta con i Terranova.

 

Adoperati come cani di fattoria, da traino o da difesa del bestiame, grazie alla sua adattabilità si diffonde al di fuori dell’ area d’origine, però, solo in epoca recente.

Lo standard ufficiale risale al 1895.

 

Caratteristiche fisiche e comportamento

Il Leonberger è un cane di taglia grande…molto grande!

 

Nonostante la considerevole mole, tanto per quello che riguarda l’altezza che il peso, l’impressione che se ne ricava è quella di un cane armonioso ed elegante.

Anche in movimento deve essere sempre sciolto, mai goffoappesantito.

 

La testa è grande e massiccia, con orecchie ripiegate ben attaccate al cranio.

Il collo forte, imponente e dotato di una muscolatura estremamente sviluppata, è caratterizzato da una folta criniera, specie nel maschio.

Il corpo è possente, gli arti dall’ossatura robusta e perfettamente in appiombo danno al cane una spinta eccezionale.

I suoi occhi, di colore nocciola fino al bruno scuro, sono quanto mai espressivi, vigili e dolci assieme.

Il pelo -lungo, liscio e morbido al tatto– lo protegge dalle intemperie; la coda è portata in posizione orizzontale sia quando il cane è rilassato sia quando è in attenzione.

Il colore è quello del leone: fulvo in varie tonalità con maschera sempre assolutamente nera.

 

La forza che esprime al primo sguardo si accompagna ad un carattere equilibrato, coraggioso senza diventare mai aggressivo, specialmente con i bambini che letteralmente adora.

 

Si lascia condurre agevolmente e sembra compiacere sempre la volontà di chi riconosce come parte della famiglia.

Nonostante sia un ottimo cane da acqua – caratteristica ereditata sicuramente del Terranova– sembra infatti proprio la famiglia l’ambito dove esprime il meglio di sé.

Sveglio, vigile ed attento, è sempre alla ricerca di attenzioni che ricambia dimostrando un affetto ed una dedizione incondizionata.

Si adatta bene a qualsiasi situazione, tanto che lo si impiega in svariati sport cinofili che le dimensioni non lascerebbero immaginare.

 

Abbaia raramente e sempre per un buon motivo, la sua presenza è quanto di più discreto ci si possa attendere da un cane di tali dimensioni

 

Il Leonberger possiede tutte le caratteristiche che si ricercano in un cane senza che nessuna prevalga sull’altra in modo esasperato, facendone il compagno ideale qualunque sia l’ambito nel quale lo si collochi.

 

Non è un cane indipendente – il maschio lo è in misura maggiore della femmina- richiede quindi una costante presenza.

Da vero gigante buono soffre tremendamente la solitudine.