Un bodyguard d’eccezione
Standard
Codice FCI 247, Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer-Molossoidi e Cani Bovari Svizzeri, Sezione 2A
Vita Media
10-12 anni
Peso
Femmina /Non previsto dallo standard
Maschio /Non previsto dallo standard
Altezza
Femmina 52-62 cm
Maschio 52-62cm
Colori
Nero, fulvo, marrone, bianco, screziato
Pelo
Semi-lungo, fitto, spesso, ruvido
Cenni storici
La razza deve il proprio nome alla catena montuosa dell’Atlante che, estendendosi nel nord-ovest dell’Africa per circa 2500 km attraverso Marocco, Algeria e Tunisia, comprende praticamente tutta la zona del Maghreb.
L’area di provenienza del Cane dell’Atlas risulta quindi ben delineata, al contrario delle sue origini che sono decisamente incerte.
Incontestabile è comunque la sua presenza sugli altipiani del nord Africa da tempi immemorabili in qualità di compagno fedele delle locali popolazioni semi-nomadi.
I Berberi, ad esempio, lo chiamavano “Aidi” e se ne servivano come infallibile cane da guardia e da difesa.
Se è molto probabile la sua discendenza dai cani dei nomadi del Sahara e della costa orientale africana, appare anche innegabile, considerato il suo standard, una sia pur remota parentela con i cani da montagna.
Nel Maghreb non esistono cani da pastore in senso stretto ed il Cane dell’Atlas non fa certo eccezione.
Infatti, pur accompagnando pastori e bestiame nei loro spostamenti, non e mai stato deputato alla cura e alla guida degli animali, ma piuttosto alla loro salvaguardia dai predatori ed alla protezione dell’accampamento e delle persone.
La gestione della razza è stata affidata all’organizzazione cinofila ufficiale del Marocco dato che, ad oggi, rimane l’unico paese maghrebino ad averne una.
Caratteristiche fisiche e comportamento
Il Cane dell’Atlas ha le sembianze di una cane di montagna rustico, solido, molto mobile e potente.
La sua costituzione nerboruta e massiccia non lo rende in nessun modo pesante o impacciato nei movimenti.
La testa, sempre in proporzione con il corpo, è orsina con forma conica, cranio piatto e largo ed è sorretta da un collo possente e privo di giogaia.
In alcune regioni le orecchie, di lunghezza media e ben impiantate sul cranio, vengono accorciate anche se oggi la pratica è scoraggiata dallo standard stesso.
La coda, alla quale veniva in passato riservato lo stesso “trattamento”, presenta un‘abbondanza di pelo –caratteristica considerata indice di purezza della razza- ed è portata bassa quando il cane è a riposo ed alta quando è invece in movimento.
I suoi occhi, sempre scuri e profondi, catturano immediatamente l’attenzione con il loro sguardo vigile e deciso, a volte inquisitore.
Quanto al mantello, il Cane dell’Atlas è provvisto di un pelo semi-lungo, spesso arruffato, che si dirada sul muso e sulle orecchie.
Sul collo degli esemplari maschi, invece, si allunga quasi a formare una sorta di criniera.
Molto spesso e ruvido funge da armatura nei combattimenti con i predatori e da isolante dal caldo e dal freddo delle sue montagne.
I colori del manto possono variare moltissimo e spaziare dal nero al bianco, passando per le varie sfumature del fulvo e del marrone.
Il Cane dell’Atlas è un compagno fedelissimo ed inseparabile.
Con i componenti della sua famiglia è vivace e divertente ma pur sempre all’erta e pronto ad entrare in azione ogni qualvolta se ne presenti la necessità, aiutato in ciò anche da un‘olfatto e da un udito infallibili.
Ha una propensione innata alla guardia e svolgere il suo lavoro di sorvegliante è per lui del tutto naturale.
E’ coraggioso, protettivo, intelligente ed indipendente al punto da valutare la gravità delle situazioni che gli si presentano e prendere le giuste iniziative.
Affabile e docile con le persone conosciute si mostra, al contrario, molto diffidente con gli estranei: anche questo fa parte del suo lavoro…
…il Cane di Atlas sta sempre lavorando!
Questa particolare razza necessita di un’alimentazione appositamente studiata per garantire il corretto apporto di nutrienti in ogni fase dello sviluppo.
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