Allarme Game of Thrones

Star del cinema e Husky abbandonati

Un successo mondiale, salvo eccezioni…

Non serve nemmeno presentazione.

Con i suoi quasi duecento riconoscimenti ricevuti, “Game of Thrones” si avvia ad essere confermata la serie televisiva di maggior successo di tutti i tempi.

Stagione dopo stagione ha saputo conquistare seguaci in ogni angolo del mondo, in Italia con il nome de “Il Trono di Spade“.

Nome con il quale ne sono venuto a conoscenza io, quel giorno che nella mia città inaugurarono la polleria con tanto di grill battente insegna “Il Trono di Spiedi”.

Così mi informai.

Comunque polli veramente buoni, se è per quello.

 

Per quanto riguarda la serie, non ne ho mai vista nemmeno una puntata, nemmeno un secondo.

E me ne guardo bene.

Ma questo è un problema mio.

Qui si parla d’altro.

 

Il metalupo, che non esiste, ma la gente non lo sa

Fra i vari protagonisti di questo fantasy compaiono -non chiedetemi in che ordine e nemmeno in quale episodio oppure stagione, per l’amor del cielo- dei cani giganteschi dall’aspetto lupesco.

 

Per creare questi animali di fantasia, gli autori si sono ispirati ad un canide realmente vissuto nelle Americhe durante il Pleistocene, il Canis dirus, estintosi circa 15 mila anni fa.

Quale sia il processo mentale che ha portato a tradurre il nome latino di questa specie –canis dirus altro non significa che cane tremendo- con l’evocativo di chissà poi cosa “metalupo“, non è dato sapere.

Il fatto è che è piaciuto.

Ed è piaciuto così tanto che la gente -la gente, sempre lei, quell’entità portata a compiere idiozie…- è corsa ad accaparrarsene un esemplare.

 

Ora, siccome a nessuno piace avere in casa un fossile come animale da compagnia, il Canis dirus è stato sostituito da tutte quelle razze nordiche dall’aspetto marcatamente lupesco.

 

Che si fa quando un cucciolo cresce? Semplice: lo si abbandona

Come già avvenuto per altre razze canine balzate alla ribalta dopo essere apparse in film e serie televisive, illuminate da riflettori vari, persino testimonial d’eccezione di rotoli di carta igienica che non finiscono più tanto son lunghi, lo stesso è capitato ai Siberian Husky.

Poco importa se i protagonisti di Games of Thrones fossero in realtà i Northern Inuit, almeno fino a quando non sono stati sostituiti da soggetti realizzati con la tecnica della realtà virtuale.

I nostri super fans si sono rivolti alla razza che maggiormente richiamava alle loro deboli menti malate il “metalupo” dei loro sogni.

 

Quando, a partire dal 2011, gli addetti ai rifugi per animali hanno iniziato a vedersi invadere da cani nordici, non riuscivano a spiegarsi il perché di un‘esplosione simile di abbandoni.

Solo dopo aver ritrovato alcuni esemplari con ancora la medaglietta al collo hanno iniziato, allibiti, a darsi una risposta.

 

I nomi dati a questi sfortunati animali erano gli stessi apparsi nella serie televisiva: Spettro, Nymeria, Estate, Cagnaccio, Vento Grigio e Lady…tutti abbandonati in mezzo ad una strada, tutti finiti in canile.

I gruppi rescue di Stati Uniti e Regno Unito parlano di numeri spaventosi.

La presenza di Siberian Husky nelle loro strutture ha raggiunto livelli inimmaginabili tanto che si parla di un aumento rispetto al periodo pre “Game of Thrones” del 420%.

 

Conclusioni

La gente è scema.